Lavorare nella Pubblica Amministrazione costituisce da sempre una grande attrattiva, vista la sicurezza del contratto e la certezza di un lavoro in ambiti importanti. Nel 2022 l’occupazione nel settore pubblico torna inoltre in auge grazie al piano assunzioni del Governo e al PNRR, che hanno l’obiettivo di favorire il turnover con l’assunzione di giovani laureati e diplomati e di realizzare la transizione digitale della Pubblica Amministrazione, uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per fornire ai cittadini servizi sempre più snelli e telematici.
La Riforma del Settore Pubblico da completare entro giugno 2022 con la prima milestone ha portato alla pianificazione di bandi per assumere circa 100mila persone mediante concorsi pubblici. Altri 25 mila posti arriveranno dal PNRR con una piattaforma di reclutamento dedicata, dalle procedure più snelle e con la possibilità da parte degli enti locali di chiamare in maniera diretta le professionalità necessarie ai loro uffici, alle quali proporre contratti a tempo determinato per raggiungere gli obiettivi stabiliti nei progetti del Piano Europeo. A questi concorsi generalizzati che comprendono enti locali e vari Ministeri, si unisce inoltre la grande riforma della Sanità, con la realizzazione di una sanità territoriale e quindi l’assunzione di nuovi medici, infermieri e personale amministrativo.
Stiamo dunque vivendo un periodo molto fiorente in questo settore, che regala grandi aspettative e permette ai giovani laureati e non di poter aspirare a posizioni stabili nel settore pubblico.
Per farsi trovare pronti per rispondere ai concorsi e alle varie opportunità, è importante scegliere un percorso di studi o di specializzazione coerente con la posizione per cui si desidera concorrere e conoscere bene l’organizzazione del concorso.
Vediamo insieme alcune azioni importanti per prepararsi correttamente ai concorsi pubblici.
La formazione adatta per lavorare nella PA
Per lavorare nella pubblica amministrazione sono richiesti diversi titoli di studio a seconda della posizione che si vuole ricoprire. La laurea in generale è comunque un titolo che permette l’accesso a diverse posizioni amministrative, organizzative e anche di tipo diplomatico. Può essere ad esempio utile chiedere informazioni sulla laurea magistrale in scienze politiche, un titolo perfetto per il settore pubblico perché, oltre ad una formazione di base ampia e diversificata, prepara a confrontarsi a livello internazionale per proporre soluzioni di mediazione con i paesi partner dell’Italia. Il titolo si può conseguire anche a distanza grazie ad università come Unicusano, che propongono una didattica e-learning per l’apprendimento, un sistema di studio a distanza con piattaforma dedicata e accesso 24 ore su 24. In questo modo si può conciliare studio e lavoro o preparazione al concorso.
Lavoro nella Pubblica Amministrazione: i concorsi
Per lavorare nel settore pubblico, la modalità più comune di accesso è il concorso, che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale con un bando. Può essere per titoli, per esami o per titoli ed esami. Bisognerà quindi presentare un curriculum con tutti i titoli che permettono di avere un buon punteggio d’ingresso e, se previste, prepararsi alle prove scritte che solitamente si basano sulle materie vicine alle mansioni da svolgere e la conoscenza del diritto pubblico. Nell’articolo 10 del Decreto Covid 2021, sono contenute tutte le nuove indicazioni per rendere il concorso pubblico semplificato e digitale. Si può infatti inviare la domanda in maniera telematica e anche le prove sono digitali. Questo per ridurre i tempi burocratici e favorire un ingresso più veloce dei nuovi assunti. Si può quindi accedere con molta più facilità e concorrere per più posti, aumentando così la possibilità di aggiudicarsi la posizione a bando.